Dove eravamo rimasti?

A giudicare dalla partita d'esordio del campionato 2008/2009, pare davvero che la sosta estiva non ci sia stata, così come pare non aver sortito alcun effetto il calciomercato stellare di quest'anno. Non che i nuovi acquisti non abbiano profuso il giusto impegno, anzi. Zambrotta, Flamini e Ronaldinho sono sembrati persino convincenti, un po' meno Shevchenko, che comunque gode di una forma fisica abbastanza buona; ciò che manca, a mio avviso, è un qualcosa a livello di gestione dello spogliatoio. Non so bene se a livello di stimoli, che inevitabilmente scemano nel lavorare con lo stesso allenatore, o a livello di rapporti tra giocatori (Ronaldinho è la star che ammalia il Meazza e oscura Seedorf; Shevchenko il "traditore" che ruba il posto a Pato, Inzaghi o Borriello). Ad ogni modo l'ingranaggio resta rotto, e benché la squadra di quest'anno sia ottima, rimane tuttavia incapace di esprimere un gioco commisurato alla caratura dell'organico. Il Milan, tutto sommato, ha provato nel secondo tempo a cambiare faccia, ma i tre punti, maturati dalle reti di Di Vaio e Valiani, hanno preso la Via Emilia, accasandosi bellamente in quel di Bologna. Inutile dunque la rete di testa di Ambrosini, propiziata dal cross del "n°80" brasiliano.
Nulla di fatto, dunque... E meno male che abbiamo tre Palloni d'Oro in squadra...

Nicola Piras

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