Luci (di Lanterna) a San Siro

Alla vigilia di Milan-Sampdoria riecheggiava il fermo pensiero di Carlo Ancelotti, secondo cui "il Milan di Roma è rimasto all'Olimpico". Detto questo, era lecito aspettarsi una gara maschia del Milan. Così non è stato, e al Meazza si è assistito ad un match in cui si è palesata la solita situazione: la facilità, per chicchessia, di fare punti a San Siro. Maggio prima e Del Vecchio poi, piegano i rossoneri già nella prima frazione di gioco, al termine della quale non mancano i fischi all'indirizzo della squadra meneghina. I maggiori indiziati della débâcle sono i soliti Oddo e Seedorf, anche se i vari Pirlo e Jankulovski non sono stati all'altezza delle aspettative. Kalac è prematuramente uscito dal suo momento di grazia, evidenziando pecche di tempistica, nonché di posizione. Kakà claudicante, lascia il terreno di gioco dopo 7' (e ne avrà per tre settimane ancora).

Solo nella ripresa si è assistito ad un tentativo di rimettere l'incontro in carreggiata, ma non è stato sufficiente. Un brillante Paloschi sfrutta un assist del collega (anche anagraficamente parlando) Pato, e accorcia le distanze. La Fiorentina non ne approfitta, e, a sua volta, ci lascia le penne in quel di Napoli. Ringraziamo San Paolo, se la rimonta non è diventata affare esclusivo dei viola.

Nicola Piras

1 commenti:

david santos ha detto...

Ciao Solo, un augurio di una felicissima Pasqua. David Santos