Houston, missione compiuta!

Parafrasando un'affermazione tipica degli astronauti americani, possiamo dare l'idea dell'obiettivo raggiunto dal Milan, dopo mesi di tentativi spesso velleitari. Infatti, solo ieri è stato possibile l'aggancio al 4° posto, seppur ex æquo con la Fiorentina. Una partita, quella col Palermo, nella quale sono emersi errori in fase difensiva, difficoltà nella verticalizzazione (principalmente per opacità di Pirlo), mancanza di velocità (eccezion fatta per lo scattante Pato) e di idee. In più, Kalac, solitamente impeccabile, sottovaluta un tiro di Bresciano (siamo al 9'), reputandolo destinato ad uscire oltre il palo destro; tiro che si infila invece nel sacco del Milan. Ci pensa però il capitano Ambrosini a rimettere a posto le cose un quarto d'ora dopo, sfruttando uno dei pochi cross degni di questo nome, servito da Oddo, e infilando Fontana con una scivolata mancina. Kakà è spento, nella ripresa si opta per Gourcuff. Scelta azzeccata, perché il bretone ispira SuperPippo (subentrato a sua volta a Gilardino, che lascia il terreno di gioco senza giubbotto sì, ma coperto di molti fischi), proprio quando la gente defluiva dagli spalti, rassegnata al pareggio, e gli mette un pallone preciso sulla testa. Il pallone del 2-1. Avanti così. Il Catania ci attende al varco.

Nicola Piras

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