Un precario indispensabile

Poker del Milan in casa del Bologna; al gol di Di Vaio, risponde prima Seedorf (quest'ultimo fischiato da pochi imbecilli, con il silenzio-assenso di un vergognoso Dall'Ara); poi è la volta del duplice affondo di Kakà, reduce dal tormentone Milan-City, che pare, però, averlo scalfito davvero poco dal punto di vista del rendimento; ed infine tocca al "nuovo che avanza": David Beckham. Nuovo per noi milanisti, e nuovo persino per i detrattori, spesso tifosi di altre squadre, che vedevano nell'inglese un semplice, ennesimo, colpo di marketing... uno di quelli che, tanto per capirci, fa vendere più maglie e più gadget.
Ma il Milan è soprattutto cuore, e Cantamessa (legale rossonero n.d.r.) ha chiaramente lasciato trapelare che in Via Turati vogliono trattenere lo Spice Boy anche dopo la gita fuori Los Angles.
Il britannico ha risolto molti dei problemi a centrocampo, divenendo leader in punta di piedi, forse senza neppure volerlo. Con Ronaldinho che difende poco o nulla (panchina meditativa per lui coi rossoblu), e Gattuso out, David è una manna dal cielo...
Tra le grandi, la nostra è la squadra che, ad oggi, sta meglio. L'Inter pasticcia col Doria, mentre la Juve batte "la viola" portando con sé polemiche lunghe chilometri.
Sarà l'inizio di un cammino roseo?

Nicola Piras

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Lo spero tanto Nico...,intanto ti saluto tantissimo. Fabrizio.

Solo il Milan ha detto...

Un caro saluto anche a te. E...Forza Milan!