In barba alle dichiarazioni pre-derby dei signori Materazzi e Mancini, il Milan ha zittito entrambi con una prestazione maiuscola, senza sbavature. Diciamo che, nel momento di salvare la faccia, e di rovinare la festa ai cugini, il Milan si è fatto trovare pronto. Prontissimo (2-1: Inzaghi e Kakà, vanificano la punizione di Cruz).
Ma procediamo con ordine...
Dicevamo di Materazzi, il quale, essendo notoriamente sportivo e dotato di spiccato fair play, ha ben pensato di rilasciare questa dichiarazione: "Il Milan? Spero non vada in Champions".
Naturalmente, Roberto Mancini, con sogghigno annesso, ha scelto di "seguire" il centrale difensivo nerazzurro, aggiungendo che "non è importante il derby, ma piuttosto il match col Siena".
Ore c'è da chiedersi quale sia lo stato psicologico di Materazzi, che oltre a non poter godere di una disfatta del Milan (che, per giunta, ora è virtualmente in Champions) non può neppure festeggiare lo scudetto in casa del Diavolo. E Mancini, come avrà valutato quella vana coreografia scudettata che, visto il risultato, è servita solo a colorare una curva? Avrà detto la verità affermando che la partita chiave è col Siena? I dubbi restano.
Ad ogni modo, vincere un derby così, con un SuperPippo in forma strepitosa, e un Kakà con un destro preciso come un bisturi, fa piacere. Battere i probabili campioni d'Italia, e zittirne le esternazioni da bar, è appagante, eccome. Anche in una stagione nera, come la nostra, si può trovare una lunga schiera di sorrisi.
Per vedere musi lunghi, invece, citofonare a Materazzi o Mancini.
Ti te dominet, Milan!
Nicola Piras
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